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Nota del Presidente agli Iscritti In evidenza

Gentilissime Colleghe, carissimi Colleghi,

il prossimo 25 luglio, come da nota trasmessa nelle scorse settimane dal Ministero di Grazia e Giustizia, si concluderanno i quattro anni di attività di questo Consiglio dell’Ordine 2013/2017. Fra qualche giorno infatti, secondo quanto previsto dal nostro Ordinamento, verranno indette le Elezioni per il rinnovo dell’Organo rappresentativo della nostra categoria professionale sul territorio provinciale che guiderà gli architetti ionici per i prossimi 4 anni fino al 2021.

Si concluderà quindi una entusiasmante esperienza che ci ha visti impegnati in modo serio e costante nel rappresentare una categoria tra le più importanti e decisive per le trasformazioni che stanno avvenendo e che avverranno sul nostro territorio, tra città capoluogo e comuni della provincia. Una categoria che, finalmente, ha ritrovato una rinnovata considerazione sociale e quel ruolo di rilevanza pubblica che la società le ha storicamente riconosciuto. Una categoria che ha visto consolidarsi un nuovo rapporto con le istituzioni, gli enti, le rappresentanze economiche e sociali e che con esse, tramite il suo Consiglio dell’Ordine, ha preso parte ai più importanti tavoli di confronto e di concertazione sempre a tutela della figura dell’architetto.

Una categoria che ha vissuto in questi ultimi anni una delle più grandi e drammatiche crisi economiche e professionali, mai viste in precedenza e che sembra tuttora non avere ancora fine. Una categoria che, nonostante tutto, non ha mai smesso e non smette tuttora di lottare e di imporre il proprio punto di vista, le proprie sensibilità, le proprie peculiarità culturali e professionali al servizio della comunità in cui vive ed opera.

In questo scenario il nostro Ordine professionale, in questi ultimi anni, ha subito profonde trasformazioni in conseguenza delle modifiche normative e delle “riforme”, spesso discutibili che il Governo nazionale ed il Parlamento hanno voluto riservare ai professionisti ed alle categorie professionali tecniche in particolare. Oltre alla carenza progressiva di occasioni professionali di qualità per molti nostri colleghi, la situazione è stata resa più grave anche dalla mancanza di regole che garantissero a tutti non solo pagamenti equi ma soprattutto pagamenti certi. In questo abbiamo provato a supportare i nostri iscritti con tutti gli strumenti a nostra disposizione.

L’Ordine è quindi diventato non più solo un Organo di autogoverno di categoria ma un Ente pubblico non economico con tante funzioni e nuove caratteristiche.

Primo fra tutti, una rinnovata attenzione verso il Codice deontologico, la Carta comune a cui tutti i nostri professionisti iscritti devono attenersi, nel rispetto reciproco e nei confronti delle committenze pubbliche e private. Proprio in tale direzione si è costituito infatti un apposito Consiglio di Disciplina, terzo e autonomo dal Consiglio dell’Ordine e per questo a garanzia di tutti, che si occupa di tutte le materie deontologiche, storicamente in capo quest’ultimo.

Altra novità assoluta degli ultimi anni per la nostra categoria è stata l’obbligatorietà della formazione e l’aggiornamento professionale. Questa ulteriore novità per gli architetti, ultimi insieme agli ingegneri, a non averne ancora l’obbligo di legge, ad esempio, ha imposto a tutti gli Ordini italiani di organizzare dal nulla e in pochissimo tempo una vera e propria macchina formativa che supportasse le esigenze di ben 155mila iscritti in tutta Italia.

Il Consiglio dell’Ordine di Taranto ha voluto interpretare al meglio queste nuove regole provando a trasformare i nuovi obblighi in opportunità di crescita comune. Ad inizio di mandato e per tutti gli anni successivi, con una propria scelta politica forte e condivisa, il Consiglio ha deciso di garantire ai propri 675 iscritti l’ottemperanza all’obbligo formativo in modo gratuito, senza pesare sulle loro casse personali. Il risultato concreto di questa politica del Consiglio ha visto infatti l’organizzazione in questi anni di oltre 220 eventi formativi in ogni ambito culturale e professionale.

Rinnovando i servizi offerti agli Iscritti, convenzioni, agevolazioni, facilitazioni varie e potenziando l’Ufficio di Segreteria, il Consiglio ha potuto così fare fronte a tutte le esigenze di vecchi e nuovi colleghi che quotidianamente ormai guardano all’Ordine non più solo come un passaggio obbligatorio per poter esercitare ma come un soggetto capace di risolvere i problemi e affiancare il professionista nei momenti più complicati della propria attività.

Tutto questo è stato possibile grazie alla disponibilità di tempo e di risorse intellettuali e per lo spirito di servizio che è stato messo a disposizione a titolo assolutamente gratuito nei confronti della categoria da noi rappresentata. Tutto ciò costa ovviamente sacrifici in termini di tempo “rubato” a professione e vita privata e profonda dedizione ma produce in chi, come noi, crede ancora fermamente nell’assoluta utilità di un organismo come l’Ordine professionale, enormi soddisfazioni soprattutto quando si ottengono risultati positivi e utili sia per il singolo Collega iscritto che per l’intera categoria nel suo complesso.

Ma l’Ordine in questi anni non è stato solo strumento di servizio per gli iscritti. E’ stato soprattutto la voce della nostra categoria sul territorio. Il Consiglio ha fortemente voluto ritagliarsi un ruolo sociale che andasse anche oltre ciò che un Ordine professionale fa per “statuto”. L’Ordine degli Architetti PPC della Provincia di Taranto in questi anni è stato capofila e protagonista di battaglie e rivendicazioni a tutela della categoria professionale ma soprattutto per il miglioramento del territorio. Presenza costante ai tavoli di discussione e confronto, continuo lavoro dei propri gruppi interni per fornire documenti e proposte da suggerire alle pubbliche amministrazioni della provincia. Soggetto con cui interloquire in materia di urbanistica, pianificazione, paesaggio, restauro, trasformazioni urbane, ecc.

In ambito provinciale l’Ordine degli Architetti ha ricostruito le relazioni istituzionali con tutti i soggetti rappresentativi delle tante realtà sociali. Con altri 15 Ordini di altrettante professioni abbiamo ricostituito il Comitato Unitario delle professioni di Taranto, di cui il nostro Ordine è parte dell’Ufficio di presidenza, con il quale si definiscono strategie comuni e condivise per le difesa e la promozione delle professioni intellettuali nella nostra provincia.

Riavviato il lavoro prezioso dell’Osservatorio delle professioni per la tutela della salute e dell’ambiente, a cui contribuiscono 12 Ordini professionali, per vigilare sulle politiche ambientali e fornire concreti supporti scientifici a tutti i soggetti che devono poi fare scelte in materia ambientale e di salute pubblica.

In ambito regionale forte l’impulso è stato fornito dal nostro Ordine all’attività della Federazione Regionale degli Architetti PPC di Puglia, costituita da tutti gli Ordini della Regione, fortemente voluta per poter dialogare con una voce sola e in modo più unitario e deciso con l’ente regionale per ogni questione che attiene problematiche sovra provinciali. In ambito nazionale il nostro Ordine ha potenziato sensibilmente la propria credibilità ed autorevolezza nei confronti del Consiglio Nazionale e di tutti gli altri Ordini italiani e tutto ciò si è concretizzato tra l’altro meno di due anni fa nell’aver ospitato a Taranto, per la prima volta in assoluto, la Conferenza Nazionale degli Ordini, promossa dal nostro Consiglio con l’unanime consenso di tutti gli Ordini italiani. Tale assemblea generale ha visto concentrare su Taranto e sulla nostra provincia l’attenzione nazionale del mondo dell’architettura italiana e dei media nazionali e imposto, per tre giorni consecutivi, una discussione ampia e approfondita sui complessi temi che rappresentano il nostro territorio con esperti e protagonisti dell’architettura e non solo.

In questo contesto l’Ordine di Taranto si è ritagliato un ruolo di rilievo ed una considerazione generale molto significativa in tutti gli ambiti in cui siamo stati chiamati ad intervenire e fornire i nostri contributi. In questi ultimi anni l’Ordine è stato sempre presente.

Questa nostra presenza ci ha visto diventare un riferimento anche per gli altri soggetti istituzionali con i quali abbiamo collaborato in tutti questi anni. Come nelle ultimissime esperienze, con la scrittura del “Documento per Taranto” proposto ai candidati sindaco di Taranto dal Comitato Unitario delle professioni e per “Taranto Opera Prima”, documento di visioni strategiche promosso e costruito insieme a 17 sigle, associazioni ed enti rappresentativi delle varie anime che compongono il comparto tecnico edilizio del nostro territorio.

Grande attenzione abbiamo ricevuto in tutti questi anni anche dagli organi di informazione per la nostra costante presenza su tutte le questioni rilevanti e per aver dato voce continua alla nostra categoria nei momenti più importanti e significativi per il nostro territorio. Grande attenzione abbiamo ricevuto inoltre dai cittadini di ogni realtà locale in cui il nostro Ordine ha impegnato le proprie risorse. Sia per ciò che riguarda le posizioni assunte dal Consiglio nei riguardi delle trasformazioni urbane in corso che delle varie attività culturali che l’Ordine stesso ha promosso in questi anni. Gli eventi formativi come le iniziative pubbliche promosse con la ormai tradizionale “Festa dell’Architetto” intesa come vero e proprio contenitore culturale diffuso sul territorio, hanno contribuito in modo determinante ad una percezione più felice, concreta e corretta della nostra figura professionale e delle grandi professionalità che il nostro Ordine annovera al suo interno.

Tutte queste iniziative, ora solo appena accennate, sono il frutto dell’impegno di tante persone, tra Consiglio e personale di Segreteria e sono soprattutto il risultato di una visione chiara e dinamica e di una gestione rispettosa, attenta, oculata del patrimonio di tutti gli architetti tarantini. Patrimonio a cui si sono aggiunte, come già comunicato nell’ultima assemblea di Bilancio, le importanti risorse provenienti dalla chiusura delle attività dell’Associazione degli Ordini degli Architetti di Puglia, primo tentativo di mettere insieme, sotto un’unica sigla, le varie anime degli architetti pugliesi. Attività cessata da tempo perché di fatto sostituita in tutto dall’attività della Federazione Regionale, struttura più rispondente alle necessità attuali. Le risorse rivenienti dalla liquidazione dell’associazione sono state prese in carico dal Bilancio dell’Ordine e vincolate ad iniziative che possano promuovere formazione, informazione e aggiornamento tecnico dell’Ordine. Pertanto sono già in cantiere una serie di nuove iniziative che permetteranno al nostro Ordine ed ai nostri iscritti di godere di nuovi servizi e di nuove infrastrutture.

In questo contesto si inserisce un nuovo e confermato interesse del Consiglio per le attività che una rinnovata Fondazione dell’Ordine (dopo aver messo in stand by la propria attività per un necessario e doveroso ripensamento delle proprie funzioni alla luce delle novità e delle trasformazioni che hanno caratterizzato gli Ordini in questi ultimi anni) potrà avere nei prossimi anni. Una Fondazione che sappia camminare da sola e che, solo con la condivisione piena ed il supporto operativo degli iscritti, possa finalmente produrre grandi idee e contributi utili per la categoria. Un ingente lavoro che non può dirsi certamente concluso ma che il prossimo Consiglio dovrà confermare, garantire e proseguire sempre meglio.

Per quanto detto, consentitemi l’unica digressione “al singolare” in questo lavoro che è stato invece plurale, corale, condiviso e leale con chi ha sposato il nostro programma e il percorso che abbiamo voluto portare avanti per rendere migliore la nostra categoria e per rendere il nostro Ordine soprattutto libero da condizionamenti ed interessi particolari. Un percorso che il prossimo Consiglio dovrà proseguire con sempre maggiore intensità. Come Presidente uscente ringrazio innanzitutto tutti i colleghi iscritti che attraverso il loro consenso hanno permesso a questo Consiglio di poter bene operare. I miei ringraziamenti vanno al Direttivo, al Consigliere Segretario per aver ottimamente coordinato l’Ufficio di Segreteria, al Tesoriere per aver amministrato con giudizio e coscienza il nostro patrimonio economico; ai vicepresidenti per avere con professionalità rappresentato il Consiglio in ogni occasione utile; ai Consiglieri tutti che, ognuno a proprio modo e per la figura in questi anni ricoperta, hanno ottimamente interpretato l’importantissimo ruolo che gli iscritti-elettori hanno loro assegnato quattro anni fa.

Ringrazio tutti i colleghi, tanti, che, pur senza alcun ruolo istituzionale all’interno dell’Ordine, hanno prestato volentieri tempo e risorse intellettuali per costruire insieme al Consiglio tutti i momenti qualificanti del nostro lavoro. Un ringraziamento sentito, infine, al personale della nostra Segreteria per aver seguito con passione e dedizione, ben oltre quanto previsto dal proprio ruolo, tutte le iniziative e le indicazioni che provenivano dal Consiglio per la buona riuscita di ogni iniziativa. Senza il loro prezioso lavoro tutto sarebbe stato molto ma molto più complesso. Come già anticipato, fra qualche giorno saranno indette le elezioni per il rinnovo del Consiglio per il prossimo quadriennio 2017/2021. Le regole per le candidature e per le procedure elettorali saranno prontamente comunicate successivamente all’indizione, secondo le modalità previste.

Per alcuni consiglieri uscenti non sarà possibile riproporsi per un ulteriore mandato perché non previsto dall’Ordinamento. A tutti loro va il mio sentito ringraziamento e quello dell’intero Consiglio per il prezioso lavoro svolto in tutti questi anni e per aver sensibilmente contribuito a rendere l’Ordine un posto migliore e la nostra una categoria sempre più apprezzata. A loro l’invito sincero a continuare la propria collaborazione anche al di fuori del prossimo Consiglio perché l’esperienza da essi accumulata in tutti questi anni non vada dispersa e possa essere messa a disposizione nell’interesse di tutti.

A tutte le Colleghe e a tutti i Colleghi, infine, il Consiglio uscente chiede di esprimere un doveroso e opportuno giudizio sul lavoro svolto, nella certezza di aver sempre operato nell’interesse esclusivo della categoria e del territorio e mai dei singoli interessi personali.

Buone votazioni a tutti.

TARANTO, lì 31.05.2017

 
Il Presidente
Arch. Massimo Prontera